Esecuzione della biopsia in colposcopia e rischio di carcinoma invasivo

Responsabile:
Paola Armaroli 

Obiettivo del progetto è di studiare la capacità della colposcopia, con e senza biopsia, di stratificare le donne rispetto al rischio di sviluppare in futuro un carcinoma invasivo.


Per conseguire tale obiettivo si effettua il linkage del registro computerizzato degli esami citologici, delle colposcopie e delle biopsie del programma di screening torinese con i dati del Registro Tumori Piemonte.

Inoltre si esegue il calcolo dell'incidenza di cancro invasivo:

  • a partire dalla prima colposcopia (inclusa) in donne che hanno avuto la prima colposcopia senza biopsia o colposcopia con biopsia negativa rispetto a: (i) donne con citologia sempre normale e (ii) donne inviate in colposcopia per citologia normale che non l'hanno eseguita;
  • a partire da 6 mesi dopo la prima colposcopia nelle donne che hanno fatto prima colposcopia con biopsia rispetto a quelle che hanno fatto prima colposcopia senza biopsia, standardizzando per motivo di invio (citologia HSIL vs meno grave).
Articolazione:
Prevenzione secondaria
Patologie:
Tumore cervice uterina
Collaboratori interni:
Elisa Camussi
Collaboratori esterni:
Guglielmo Ronco, Mario Preti, Giovanni Maina, Stefano Rosso, null null
Scheda aggiornata a:
31 maggio 2022 18:58

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